
Livorno. Stefano Cresci e sua moglie una sera decidono di mangiare una pizza e, una volta presa dal freezer e scartata, si trovano di fronte ad una brutta ed insolita sorpresa: un mozzicone di sigaretta.
Tra tartufo e porcini c’è anche, in bella vista, un mozzicone di sigaretta. Con tanto di scritte di una marca non italiana. Come ammesso dal Sig. Cresci, la pizza è stata acquistata in un LIDL ed è della marca Deluxe, ma essendo passati parecchi giorni non è stato conservato lo scontrino per provarlo.
È la stessa LIDL ad ammettere il fatto. A spiegarlo. A confermare che si tratta di un caso isolato. E soprattutto il cliente sarà risarcito per l’episodio.
Nello stabilimento dove viene prodotta la pizza in questione c’è il divieto di fumare: “Il fornitore ha dichiarato che in tutto il suo stabilimento produttivo vige un assoluto divieto di fumo sia all’interno che all’esterno e sono da tempo in atto severi controlli sulle materie prime utilizzate, sia manuali che attraverso setacci e selettori ottici”. Queste le parole di un responsabile LIDL.
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