Non è una novità ormai che l’arte è lo strumento principale per esprimersi e parlare delle donne, un modo per abbattere gli stereotipi legati all’universo femminile e raggiungere una stabilità e una parità con il genere maschile. Anche nel periodo in cui la discriminazione di genere non pareva superata, cioè anni 60/70 l’arte riesce a migliorare la situazione.
Maria Grazia Chiuri, direttore creativo di Dior, nella sua collezione Autunno-Inverno 2020-2021, crea dei collegamenti tra corpo, femminismo e femminilità. Attraverso i suoi capi a quadri, pois, gonne lunghe, a pieghe, bianco e nero, frange e plissè, vuole mandare un messaggio di liberazione e libertà.
Non solo le modelle si vestono di questo messaggio, ma anche l’intera sfilata, infatti la scenografia è stata ricoperta dalle pagine del quotidiano “Le Monde” intitolato “Le Monde pixelisè“.
Fonte: http://www.ansa.it/