Se ne fa da sempre un gran consumo: le patate sono infatti molto gustose in tantissime modalità di preparazione, e in particolare quando si cucinano fritte perché possono essere una tentazione a cui è difficile resistere. Se si mangiano troppo di frequente però il corpo ne risente in maniera negativa. Essi non fanno bene alla salute ma anzi possono proprio danneggiarla.
Tante volte si considerano le patate come tutto il resto delle verdure e degli ortaggi e si pensa che siano un cibo estremamente salutare ed innocuo. In realtà, nonostante le molteplici proprietà benefiche, possono rivelarsi dannose specie se il consumo che se ne fa non è equilibrato e questo pericolo viene proprio dalla frittura.
Le patate hanno un buon potere davvero saziante, ma al tempo stesso presentano un indice glicemico elevato e nell’insieme della dieta offrono meno benefici rispetto alla verdura e alla frutta. Tra le ricadute dannose che può provocare, però, un consumo smodato o troppo frequente c’è sicuramente come primo effetto l’aumento di peso.
Le patine fritte sono caloriche e si tenderà ad ingrassare se se ne mangiano troppe. La glicemia aumenta subito e il pancreas produce molta più insulina che di conseguenza fa abbassare la glicemia con l’effetto di una maggior fame e quindi di mangiare di più. Ma non solo, il rischio è quello di aver problemi di ipertensione, perché le patate hanno un alto contenuto di potassio e sono in grado di causare uno squilibrio dei livelli di sodio.
Connesso con l’aumento della glicemia c’è inoltre anche il rischio che si possa incorrere nel diabete. In particolare questo avviene se le patate sono fritte e il consumo è troppo frequente. Le patate infine, secondo degli studi potrebbero addirittura contribuire all’insorgenza dei tumori sempre a causa dell’alto tasso glicemico. Il consiglio che i danno gli esperti è quello di introdurre nell’alimentazione quotidiana 5 porzioni di verdure e di diminuire il consumo delle patate nel caso in cui fosse frequente e abbondante.