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Autovelox, cosa cambia da agosto: le nuove regole sulle multe spiegate bene

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di Redazione

29/07/2025

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Dal 1° agosto 2025 entrano in vigore le disposizioni previste dal nuovo decreto ministeriale sulla sicurezza stradale. Gli autovelox, da anni oggetto di polemiche per la loro distribuzione discutibile, saranno regolamentati da criteri più rigidi. Il Ministero dei Trasporti ha stabilito che i Comuni non potranno più installare dispositivi senza giustificazione tecnica. Il provvedimento introduce anche limiti precisi per l’uso nei centri abitati e chiarisce il valore legale delle sanzioni emesse in assenza di autorizzazioni formali.

Relazioni tecniche, limiti urbani e ricorsi

Ogni nuovo dispositivo dovrà essere accompagnato da una relazione tecnica redatta dalla Polizia Stradale o da un ufficio tecnico comunale. Il documento dovrà dimostrare la presenza di condizioni strutturali critiche o un’elevata incidenza di incidenti. Senza questa documentazione, la multa potrà essere contestata. Nei contesti urbani, invece, sarà necessario un nulla osta del prefetto. La misura riguarda soprattutto i rilevatori posizionati in zone a traffico ridotto, spesso considerati strumenti per fare cassa. Secondo il testo del decreto, le sanzioni derivanti da apparecchi non autorizzati potranno essere considerate nulle, qualora il cittadino richieda e ottenga conferma dell’assenza della documentazione prevista.

Cartelli, distanze minime e adeguamento degli impianti esistenti

Ogni postazione fissa o mobile dovrà essere annunciata con cartelli ben visibili, posizionati a una distanza proporzionata alla velocità massima consentita. Le distanze minime tra il segnale di avviso e l'autovelox saranno di 1 km sulle strade extraurbane, di 200 metri suelle strade urbane di scorrimento e di 75 metri sul resto delle strade. I cartelli dovranno essere leggibili e non coperti da ostacoli. I Comuni avranno tempo fino a novembre per adeguarsi: in assenza di conformità, i dispositivi dovranno essere rimossi. Il decreto non fissa sanzioni per i Comuni inadempienti, ma prevede verifiche a campione e la possibilità di impugnare i verbali. Alcune amministrazioni toscane, tra cui Pisa, Empoli e Figline, hanno già avviato una revisione interna degli autovelox in funzione. Il punto meno chiaro resta quello delle sanzioni pendenti: se un impianto viene rimosso per irregolarità, sarà interessante capire quanti verbali pregressi verranno annullati.
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