Estate in Toscana: record di turisti, ma mancano cuochi e camerieri
di Redazione
29/07/2025
Le presenze negli agriturismi, negli hotel e nei campeggi sono in crescita. Le prenotazioni sulle piattaforme digitali superano già del 12% quelle registrate nello stesso periodo del 2023. Firenze è sold out, la costa grossetana sfiora il tutto esaurito anche nei giorni infrasettimanali e persino borghi meno noti come Pitigliano, Monteriggioni e San Miniato registrano numeri fuori scala. Il turismo in Toscana, almeno nei numeri, sta vivendo una delle sue stagioni migliori. Secondo Toscana Promozione Turistica, i dati sulle presenze straniere sono trainati da tedeschi, francesi, svizzeri e sempre più statunitensi. Ma nei corridoi delle associazioni di categoria il clima è tutt’altro che euforico.
Personale introvabile, turni doppi e servizi ridotti
La domanda cresce, ma l’offerta turistica è frenata da una carenza strutturale di personale. In molte strutture ricettive mancano figure chiave: cuochi, camerieri, receptionist, bagnini, baristi. Alcuni stabilimenti balneari della Versilia hanno ridotto i posti disponibili per non compromettere il servizio; ristoranti nelle zone collinari hanno limitato l’orario di apertura o chiuso nei giorni centrali della settimana. Le imprese parlano di difficoltà crescenti nel reperire lavoratori stagionali disponibili a spostarsi, in particolare per la mancanza di alloggi a prezzi sostenibili e per condizioni contrattuali che spesso non garantiscono prospettive oltre agosto.Il paradosso di un settore in espansione
Le principali associazioni di categoria — Federalberghi, Confcommercio, CNA — denunciano la mancanza di incentivi concreti, in particolare per le attività nelle aree interne. In molti casi, gli imprenditori sono costretti a richiamare ex dipendenti andati in pensione o a coinvolgere direttamente parenti per coprire i turni. La Regione Toscana, da parte sua, ha annunciato l’estensione di bonus assunzioni stagionali, ma senza un programma coordinato di formazione e alloggio rischia di essere un intervento temporaneo. E mentre le prenotazioni per settembre continuano a salire, l’incognita resta aperta: cosa succede quando la domanda supera la capacità di risposta del sistema?Articolo Precedente
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