Lo stress, come ben sappiamo, è il male del nostro tempo e può finire per creare disturbi come ansia, depressione e iperattività. La notizia di oggi è che esiste una nuova disciplina per mettere a posto tali disturbi senza impiegare farmaci.
Non è una medicina che può difatti ridare felicità e bilanciamento nella vita di una persona. È fondamentale operare su sé stessi, domandarsi cosa non va e rimuovere tutto ciò che non ci fa essere felici. Può divenire difficoltoso e qualche volta dolente ma è indispensabilefarlo. Sfortunatamente i ritmi di vita di oggi e la maniera stessa in cui è organizzata la società, difatti basata su una lotta senza regole per giungere al successo, conducono tante persone a penare di stress, iperattività e ansia. Tutto ciò può finire in depressione.
Prima che le conseguenze siano irrimediabili è necessario fermarsi e mutare rotta anche se ciò volesse dire rifare da capo a piedi la propria vita perché alcun farmaco potrà ridonarci il sorriso. Di recente è nata una nuova terapia che congiunge differenti discipline per sostenere le persone a prendere coscienza di se stesse e a risolvere diversi problemi collegati allo stress.
Disciplina anti stress, ecco come praticarla: la guida
Stress e iperattività sono manifestazioni in crescita anche tra gli adolescenti. Non devono essere sminuiti perché possono terminare in attacchi di panico o di ansia o in depressione. Vediamo come venir fuori dal tunnel grazie all’aiuto di una nuova disciplina. La tanto summenzionata disciplina in questione è la Sofrologia. Non è recente, difatti essa esiste dagli anni ’60, fu pensata da uno psichiatra che voleva scoprire un’alternanza ai farmaci e l’elettroshock: il dottor Alfonso Caycedo.
Il medico fece un grande viaggio in Oriente per comprendere quale fosse il segreto della tranquillità e del bilanciamento dei monaci buddisti. Nel corso degli anni la cura è stata ultimata. La Sofrologia è una terapia di movimento che si fonda su un’influenza reciproca tra paziente e terapeuta i quali ultimano insieme un percorso fatto di ascolto corrisposto.
La terapia può essere fatta sia in sedute di gruppo che in sedute singole. Nel corso delle sedute individuali il soggetto viene fatto distendere e gli si domanda di chiudere gli occhi. Il terapeuta pronuncerà delle cose che registrerà e poi, alla fine, viene domandato al paziente di scrivere le percezioni che ha sentito. Nelle sessioni di gruppo, all’opposto, si dà più spazio alla teoria e viene fatto capire ai partecipanti come capire a gestire lo stress giornaliero.
La terapia può essere abbinata anche da sedute di yoga, mindfullness e meditazione. Lo scopo reale è fare in modo che qualsiasi persona riscopra le proprie virtù e il proprio potenziale e lo impieghi per venir fuori da situazioni di malessere e disagio.